Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge detta princìpi in materia di contrasto al mobbing ovvero agli atti di violenza o di persecuzione psicologica perpetrata nei confronti dei lavoratori nell'ambiente di lavoro.
      Nella passata legislatura la Commissione lavoro, previdenza sociale del Senato della Repubblica aveva costituito un comitato ristretto che era giunto alla redazione di un testo unificato (atto Senato n. 122 e abb.).
      La presente proposta di legge si basa essenzialmente sul testo del comitato ristretto, introducendo alcune modifiche ed eliminando articoli che sembrano pleonastici e semplici manifestazioni di intenti.
      Il fenomeno del mobbing è un problema ancora oggi del tutto aperto, nel senso che, e le recenti sentenze della Cassazione su questa tematica hanno dimostrato quanto sia indispensabile intervenire legislativamente per garantire una tutela piena e diretta del lavoratore, molto se ne parla, ma il legislatore, purtroppo, nonostante il «tentativo» ricordato in precedenza nella passata legislatura, poco ha fatto per prevenire e per garantire il lavoratore contro eventuali soprusi o violenze morali che possono compromettere il suo rendimento sul lavoro, la sua professionalità o, ancora di più, provocare danni alla sua salute.
      Oggi, quindi, presento questa proposta di legge con l'intento di definire una normativa chiara e precisa che costituisca un punto di riferimento essenziale per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato.
      La dignità della persona umana e il rispetto nei confronti dei lavoratori nei luoghi di lavoro costituiscono un punto

 

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qualificante della convivenza civile e, al contempo, una misura incentivante per una maggiore produzione lavorativa.
      Infatti, un ambiente di lavoro «sano», dove siano bandite forme di violenza morale nei confronti dei lavoratori costituisce un punto essenziale anche per la migliore produttività sia nelle aziende private che negli enti pubblici.
      Un sistema efficiente di tutela dal mobbing è stato attuato soprattutto nei Paesi scandinavi e in particolare in Svezia, dove vi è un sistema avanzato di welfare e dove, quindi, i lavoratori possono godere di particolari tutele nell'ambiente di lavoro.
      Convinta che sia importante giungere al più presto, anche nel nostro Paese, ad una normativa efficace che tuteli il lavoratore da violenze morali e psichiche che ne possono compromettere la salute e in ossequio ai principi costituzionali di cui agli articoli 32, 35 e 38 della nostra Carta costituzionale, nonché ad una legislazione ordinaria e, al proposito, si ricordi la normativa sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro che cerca di assicurare al lavoratore la massima tutela possibile nell'espletamento delle proprie mansioni, presento questa proposta di legge per aprire un dibattito sereno e qualificante su un problema rilevato ormai da tempo dai mezzi di informazione, ma nei cui confronti il nostro Paese non ha ancora fatto dei passi avanti.
      Quindi, oggi più che mai il problema del contrasto del mobbing e della tutela dei lavoratori è divenuto un tema essenziale che non va più taciuto.
      Auspico, pertanto, che le componenti politiche della maggioranza che oggi sostiene il Governo di centro-sinistra e che, quindi, hanno qualificato i propri programmi con un chiaro riferimento alla tutela dei lavoratori, come anche le stesse organizzazioni sindacali, accolgano con favore la ripresa del dibattito parlamentare sul tema del mobbing.
      A noi stanno particolarmente a cuore i problemi dei lavoratori e subire violenze morali che possono incidere in modo profondo sulla vita di relazione dei singoli costituisce senza un dubbio un'offesa alle regole di convivenza civile.
      Garantire una legislazione avanzata sul mobbing significa per il nostro Paese fare passi avanti per un più avanzato sistema di welfare e assicurare misure di tutela moderne per un notevole miglioramento del lavoro dei nostri cittadini.
      L'articolo 1 della presente proposta di legge definisce il mobbing e l'ambito di applicazione della tutela sia al settore pubblico che a quello privato.
      L'articolo 2 introduce l'obbligo per i datori di lavoro di predisporre un codice antimolestie e di garantire un ambiente di lavoro sano e rispettoso della dignità del lavoratore.
      L'articolo 3 e l'articolo 4 introducono forme di garanzia e di tutela giudiziaria per il lavoratore.
      In conclusione, prendendo spunto dal citato testo unificato della scorsa legislatura, ho redatto un nuovo progetto di legge che penso sia necessario ed importante alla luce degli eventi che accadono negli ambienti di lavoro e che il legislatore attento e preparato non può sottacere.
      Il fenomeno del mobbing, infatti, se non regolamentato, può svilupparsi in misura abnorme provocando forti ripercussioni negative negli ambienti di lavoro.
      Sensibile da sempre a questi fenomeni, presento questa proposta di legge che costituisce un importante momento di dibattito parlamentare.
 

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